Quante volte viene citato Marc Chagall nei libri editi nella Germania e nell'Inghilterra naziste durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale? Neanche una volta. Condizione probabilmente riconducibile alle origini ebraiche del pittore russo.
E ancora, in base a quale criterio i nazisti hanno pianificato la cattura e il trasferimento degli ebrei in determinati campi di concentramento? Visualizzare una mappa digitale su questi spostamenti svelerebbe come la strategia tedesca era quella di provocare una sorta di disorientamento geografico e delle proprie origini.
Dietro a queste risposte c’è l’analitico lavoro dell’informatica umanistica, una vera e propria scienza che trasforma documenti (letterari, storici, linguistici) in dati quantitativi per analizzarli e ricavare informazioni o spunti di ricerca.
Così nel corso di questa lezione, si spiega l’innovazione di un sistema che incrocia Umanesimo e Digitale. Infine il case study di Fondazione Bruno Kessler: lo scavo filologico-digitale negli scritti e nei discorsi di Alcide De Gasperi, per cogliere con strumenti nuovi il profilo completo di questo statista.
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