È il 1985. In un bar olandese un missionario e il direttore di una ONG ragionano su come indirizzare la logica degli aiuti ai paesi sottosviluppati. L’orientamento è quello di garantire giustizia oltre che solidarietà.
È in quel bar che, da idee ed esperienze a confronto, è nato il pensiero di un commercio equo e solidale. Poi l’esigenza di vincere nel mondo un’importante sfida: fare innovazione e sviluppo nel segno della sostenibilità, valorizzare le risorse economiche, sociali ed ambientali, creare buona occupazione.
Servono dunque strategie definite e modelli vincenti, come quelli illustrati nel corso di questa lezione, propedeutica di una finanza sostenibile e rispettosa dei diritti umani e sociali. Infine la disamina del valore aggiunto del no-profit che fa riferimento all’esperienza e ai cambiamenti concreti compiuti dalle reti del Terzo Settore.
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